Il viaggio di Marco Polo è il simbolo di una contrapposizione culturale che non esiste
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Nella narrazione de "Il Milione", il ruolo di Marco Polo è piuttosto appartato, quindi per ricavarne la personalità bisogna cercarla nelle cose che descrive, nei paesaggi umani che testimoniano la sua grande curiosità - spiega Giulio Busi, autore del libro "Marco Polo. Viaggio ai confini del Medioevo" (Mondadori, 372 p., € 25,00). Marco Polo parte per la Cina quando ha solo 17 anni, e vi rimarrà per 24 anni. È quindi alla corte del Kubilai Khan che diventa adulto e matura le esperienze che poi racconterà nel suo libro. Esperienze che naturalmente sono vissute dal punto di vista della popolazione locale, dato che ormai fa parte di quella cultura. In questo contesto è lui l'esotico, la fonte di curiosità. Il suo viaggio diventa quindi il simbolo di una contrapposizione culturale che, di fatto, non esiste.