Esilio, smarrimento e nostalgia nei romanzi di Miloŝ Crnjanski
Fuggiti dalla Russia dopo la rivoluzione comunista ...
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Fuggiti dalla Russia dopo la rivoluzione comunista, il principe Nikolaj Repnin e la moglie Nadia, dopo aver vagato per l'Europa, alla fine della Seconda guerra mondiale arrivano a Londra, dove conducono una vita ai margini, in un mondo dominato dal denaro e dalla difficoltà ad accettare gli stranieri. La storia che Miloŝ Crnjanski racconta nel suo "Romanzo di Londra" (Mimesis, 844 p., € 32,00), fa rivivere il senso di smarrimento e di nostalgia vissuti dallo scrittore serbo, a sua volta esule dalla Jugoslavia e rifugiato a Londra dopo aver viaggiato per l'Europa. Il romanzo è uno dei più importanti testi del secolo scorso sul tema dell'esilio, al quale Crnjanski aveva dedicato un altro dei suoi libri più noti, "Migrazioni", recentemente riproposto in due volumi da Adelphi: "Migrazioni" (Adelphi, 1076 p., € 20,00) e "Migrazioni II" (Adelphi, 868 p., € 35,00).
RECENSIONI "La fortezza" di Meŝa Selimoviĉ (Edizioni Controluce, 444 p., € 25,00)