Tardelli: per riuscire nel calcio il talento non basta, bisogna non perdere mai la fame di vittoria
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L'INTERVISTA Pur essendo l'autore di uno dei gol più belli della storia del nostro calcio, nel corso degli anni Marco Tardelli è arrivato quasi a odiare quel momento. Complice la popolarità del celebre urlo che accompagnava il gol del 2 a 0 sulla Germania nella finale dei mondiali del 1982: un urlo liberatorio un urlo che è diventato poi uno dei simboli del nostro calcio, ma che ha finito per mettere in secondo piano tutto quello che Tardelli ha fatto prima e dopo quella partita - come racconta lui stesso nel libro "Tutto o niente" (Mondadori, 180 p., € 18,00), scritto a due mani assieme alla figlia Sara.
Per riuscire nel calcio - spiega Tardelli - il talento da solo non è sufficiente, bisogna avere anche la capacità di non mollare mai, nemmeno nei momenti di grandi difficoltà. L'importante è non credere mai di essere arrivati, non perdere mai la fame di vittoria - conclude Tardelli, che sottolinea poi come il calcio di quegli anni avesse un'anima, mentre quello di oggi è basato solo sul business.