Savatteri: la Sicilia è cambiata, dobbiamo imparare a liberarci dalle tradizioni e dai luoghi comuni
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"Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi» dice Tancredi ne Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa. Sono proprio i grandi nomi della tradizione culturale siciliana, da Sciascia a Pirandello, da Verga a Guttuso, a costituire degli alibi per un immobilismo che vede la Sicilia ancora legata a stereotipi ormai superati – scrive Gaetano Savatteri nel suo libro "Non c'è più la Sicilia di una volta" (Laterza, 280 p., € 16,00). Oggi il teatro, l'arte e il cinema raccontano una Sicilia moderna, lontana dai cliché e dagli archetipi ai quali siamo da sempre abituati. Rispettiamo quindi la tradizione, ma nello stesso tempo dobbiamo imparare e a liberarcene, se vogliamo continuare ad essere orgogliosi della nostra terra - conclude Savatteri.