Il mito della Primavera, stagione inquieta della rinascita e del rinnovamento
La primavera non è soltanto una condizione climatica ...
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La primavera non è soltanto una condizione climatica, ma è anche una costruzione dell'uomo che in essa ha individuato il risvegliarsi della vita - spiega Alessandro Vanoli nel libro "Primavera. La stagione inquieta" (Il Mulino, 270 p., € 16,00). È una stagione inquieta che da sempre si ispira al senso di rinascita legato all'origine del mondo. Se per i filosofi greci la primavera era legata al mito licenzioso di Eros - continua Vanoli - con il tempo la ‘stagione di mezzo' ha acquistato un senso religioso, legato ai riti della fertilità e della maternità. Oggi i cambiamenti climatici e le evoluzioni tecnologiche hanno portato ad una situazione di instabilità e ad un progressivo distacco dell'uomo dalla primavera. Non è vero però che non esistono più le mezze stagioni - conclude Vanoli - perché dei fatto le mezze stagioni non sono mai esistite.