Gli Identity men, difensori e costruttori della nostra identità culturale
Durante la Seconda guerra mondiale il nostro patrimonio artistico fu minacciato...
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Durante la Seconda guerra mondiale il nostro patrimonio artistico fu minacciato da distruzioni e da razzie, ma ci furono anche persone disposte a salvaguardare l'arte del nostro paese dai danni che le loro stesse truppe avrebbero potuto arrecare. I "Monuments men", come venivano chiamati i componenti britannici e americani della sottocommissione ‘Monuments, Fine Arts and Archives', collaborarono con i funzionari italiani per salvaguardare una civiltà - spiegano Alberto Meomartini e Andrea Villa nel loro libro "Identity men. Gli uomini e le donne che hanno difeso il patrimonio culturale italiano (1943-1951)" (Skira, 288 p., € 18,00). Sono stati i difensori e costruttori della nostra identità culturale: persone convinte, come il principe Myškin di Dostoevsky, che la bellezza avrebbe salvato il mondo - commentano gli autori.