Evoluzione dei consumi e disciplinamento del lusso dal Medioevo all'età moderna
Oggi si parla spesso di rimettere in moto l'economia e ripartire ...
0
Oggi si parla spesso di rimettere in moto l'economia e ripartire con i consumi, dimenticando che veniamo da un lungo periodo in cui il consumismo veniva spesso criticato per ragioni sociali e culturali. Ma anche in passato la mancanza di misura nei consumi aveva reso necessario era criticata, al punto da diventare oggi di provvedimenti legislativi. Come racconta Maria Giuseppina Muzzarelli nel suo libro "Le regole del lusso. Apparenza e vita quotidiana dal Medioevo all'età moderna" (Il Mulino, 300 p., € 24,00), fin dal tredicesimo secolo in molte piccole e grandi città d'Europa erano in vigore le cosiddette leggi suntuarie, che cercavano di regolare e limitare l'ostentazione del lusso e gli sprechi, ma allo stesso tempo si preoccupavano di mantenere inalterate la distanze tra i ceti sociali. Studiare queste leggi serve anche per capire l'evoluzione del gusto, dei consumi e dei rapporti sociali dal Duecento fino al Settecento, quando le leggi suntuarie erano state abolite quasi ovunque, vista la loro scarsa efficacia.