"Quella sera avevo lavorato fino a mezzanotte. Erano mesi che ormai lavoravo fino allo sfinimento, fino a che avessi la forza di stare sveglio. Tranne qualche sporadica apparizione, non frequento più l'ufficio: mi danno fastidio le persone, sia in quanto tali che in quanto parte di un sistema umanamente poco premiante. La vita non mi piace così com'è e lavorare è l'unico modo per dare pace ai pensieri che da oltre un anno mi affollano il cervello. Ma anche questo non mi fa bene. Tutt'altro". Così inizia il racconto che Andrea fa di una notte che per lui ha segnato uno spartiacque. Quella notte un vetro è andato in frantumi, così come i tendini della sua mano sinistra. Il primo pensiero va al tennis, lo sport al quale - dice - deve tutto. Si rende conto, osservando il sangue che gocciola sul pavimento, che è giunto il momento di ricominciare a vivere.
Nella seconda parte c'è la storia di un tennista di nome Micheal Joyce, raccontata da David Foster Wallace in un libro bellissimo che si intitola "Tennis, tv, trigonometria, tornado e altre cose divertenti che non farò mai più" edito da Minimum Fax.
Playlist The Blood - The Cure Late Night - Tennis La verità sul tennis - Virginiana Miller Wet Tennis - Sofi Tukker Johnny B. Goode - Chuck Berry Tennis Court - Lorde