Smart City02/06/2022

Un algoritmo per sgamare i Deep fake

Chi non si è imbattuto almeno una volta in uno di quei video che circolano in rete...

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Chi non si è imbattuto almeno una volta in uno di quei video che circolano in rete in cui si fa dire qualcosa di improbabile a un personaggio famoso, da Obama a Tom Cruise, simulato perfettamente dal computer?
Sono i cosiddetti "deep fake", e fin che si scherza vanno benissimo. Il problema è che questa tecnologia si presta anche a pericolose manipolazioni, per cui oggi è in corso una vera e propria competizione (tipica del mondo informatico) tra chi sviluppa algoritmi per generare i deep-fake, e chi sviluppa algoritmi per riconoscerli.
Oggi per esempio, questi software anti-contraffazione sono molto efficaci quando si tratta di lavorare su dati d'archivio, ma del tutto insufficienti quando si tratta di operare in tempo reale. All'università di Trento ci sono alcuni tra i maggiori esperti in materia, e lì vi portiamo per parlarne.

Ospite Giulia Boato Prof. Di ingegneria dell'informazione dell'Università di Trento

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