CyberSec4Europe: prime mosse dell'Europa per definire standard comuni in fatto di cybersecurity
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Sono ampiamente oggetto di cronaca le tensioni tra USA ed Europa per il rischio che le tecnologie cinesi, in particolare quelle per l'abilitazione del 5g, possano fungere da cavallo di troia per lo spionaggio informatico. In effetti, l'uso da parte della Cina di questa pratica è noto e documentato; né gli USA (il pulpito da cui arriva la predica) sono privi di scheletri negli armadi, come ci ricorda anche il recente scandalo delle intercettazioni telefoniche a tappeto, effettuate dalla NSA. Sebbene con un po' di ritardo, davanti a questo scenario anche l'Europa ha iniziato a muoversi, come testimonia il lancio del progetto CyberSec4Europe, che mira a porre le basi per una policy europea comune sulla sicurezza informatica, e dove un ruolo chiave è stato attribuito all'Università di Trento. E' lì che andiamo per incontrare il Professor Fabio Massacci, responsabile del progetto CyberSec4Europe per l'Università di Trento.