In arrivo la proteina alternativa ai fitofarmaci per proteggere la vite
Con 8 milioni di tonnellate...
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Con 8 milioni di tonnellate, si è assicurata un posto da primatista tra i paesi UE ed è il secondo produttore di uva al mondo.Ma le distese di vitigni che segnano tanti paesaggi italiani sono un regno del bengodi anche per un diversi parassiti. Una produzione di questa portata è quindi possibile solo con l’uso di prodotti fitosanitari per contrastare diverse malattie, tra le quali spicca per importanza e diffusione la "peronospora della vite", causata da un organismo simile ad un fungo che se non viene combattuto può causare la perdita anche del 75% del raccolto.La novità è che in uno studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports, i gruppi di ricerca del Prof. Paolo Pesaresi, del dipartimento di Bioscienze dell’Università degli Studi di Milano, e della Dott.ssa Silvia Vezzulli, della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige (TN) hanno individuato una piccola proteina capace di bloccare sul nascere l’infezione. Questa proteina, una sostanza del tutto naturale, potrebbe quindi sostituire pesticidi meno compatibili con l'ambiente...
Ospite il Prof. Paolo Pesaresi, docente di Genetica del Dipartimento di Bioscienze dell’Università degli Studi di Milano