Dal bidone della spazzatura nasce il filo per la stampa 3D
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Quarta puntata dello speciale dedicato da smart city al tema dell'economia circolare. Andiamo All'ENEA, dove a settembre partirà un progetto che mira a produrre filo per stampanti 3D di alta qualità a partire dalla raccolta dei RAE, i rifiuti elettronici. Uno dei materiali più utilizzati per la stampa 3D è infatti l'ABS, lo stesso tipo si plastica usata per la scocca di molti apparati elettrici ed elettronici: dallo smartphone al frigorifero. La difficoltà in questo caso è legata al fatto che l'ABS risulta quasi sempre mescolato con sostanze, come i ritardanti di fiamma, che oltre una certa percentuale ne rendono impossibile il riciclo come filo di stampa. La sfida di ENEA consiste nel mettere a punto una metodologia che consenta in modo molto rapido di riconoscere l'ABS sufficientemente puro e separarlo da quello eccessivamente "contaminato".