Ai giovani si rinfaccia sempre di non leggere più, di conoscere solo musica e cinema usa e getta, di ignorare le migliori tradizioni italiane nel campo delle arti e dei mestieri. Ma è tutta colpa loro? O anche degli educatori che non propongono ai ragazzi certe esperienze? Ne parliamo con la scrittrice Arianna Papini che, grazie all'iniziativa del Salone del Libro di Torino "Adotta uno scrittore", ha portato la sua storia illustrata "Nessuno Sa" nella scuola elementare di Rivalta Bormida, in provincia di Alessandria. Oltre alla lettura, un'altra delle tradizioni perdute dai più giovani è la cinematografia.
Il restare fissi davanti a uno schermo per 120 minuti senza guardare il cellulare, ma viceversa guardando un film di altri tempi, magari muto come quelli di Chaplin, o in bianco e nero, sembra un'impresa impossibile. Per Alessandra Vinanti, insegnante di produzione teatrale della scuola Paolo Grassi di Milano, invece, rappresenta una sfida dal 2010, anno in cui ha proposto alla scuola elementare delle sue figlie un percorso di visione di cinema d'autore da realizzarsi in orario scolastico.
Sono spesso gli insegnanti, insomma, i garanti delle tradizioni perdute. Uno di questi è Marco Bosonetto, insegnante, scrittore e docente di filosofia e scienze umane al Liceo Colombini di Piacenza che, sfruttando l'iniziativa del teatro municipale della sua città, ha portato i suoi studenti alle prove generali in costume di due opere liriche.
Chiudiamo questa puntata con Claudia Piaserico, presidente Confindustria Federorafi che ci racconta come, grazie alla collaborazione con il portale Skuola.net, abbia dato il via a un progetto di comunicazione che coinvolge Youtuber e TikToker per raccontare ai giovani i mestieri legati alle professioni orafe.