Obiettivo salute16/02/2023

Cuore più giovane di 10 anni, grazie alla "proteina della longevità"

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Alcune persone invecchiano meglio di altre, vivono molto più a lungo della media e mantengono un buono stato di salute fino alla fase più avanzata della loro vita. Questo grazie anche al loro DNA. Il gene che codifica la proteina BPIFB4, nella sua variante LAV (Longevity Associated Variant), meglio noto come "gene della longevità", si è dimostrato, infatti, essere molto frequente nelle persone che superano i cento anni di vita. Oggi questo gene e la proteina a esso associata confermano nuovamente il loro ruolo antiaging, mostrando di poter "ringiovanire" uno degli organi più importanti dell'organismo: il cuore. La scoperta arriva da uno studio appena pubblicato su Cardiovascular Research1, coordinato dal professor Annibale Puca del Gruppo MultiMedica di Milano e dal professor Paolo Madeddu dell'Università di Bristol, finanziato dallaBritish Heart Foundation e dal Ministero della Salute italiano. Ospite di Obiettivo Salute il prof. Annibale Puca del Gruppo MultiMedica di Milano e ordinario all'Università di Salerno

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