Nessuna è perfetta03/04/2016

La corruzione è donna?

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Mazzette in quote rosa, Le Nuove Signore delle Tangenti: stando ai titoli dei principali quotidiani e settimanali delle scorse settimane sembrerebbe di sì. Le donne sarebbero le nuove protagoniste di quel fenomeno, la corruzione, che affligge il nostro Paese. A fornire questa nuova chiave di lettura hanno contribuito alcune vicende che hanno coinvolto in particolare quattro signore: Antonella Accroglianò, top manager per anni dirigente Anas, conosciuta come "Dama Nera", Maria Paola Canegrati, detta la "Zarina delle dentiere" ; Rosa De Lucia, detta la "Rosa di Maddaloni" e Silvana Saguto, magistrato palermitano, presidente della sezione misure di prevenzione del Tribunale (che non è stata arrestata ma solo indagata e quindi sospesa dal Csm dal suo incarico) che addirittura secondo alcune intercettazioni si paragonava a "Dio onnipotente"..

Insomma, se fino a poco tempo fa si sosteneva che dovevano esserci più donne nei ruoli decisionali, soprattutto nelle istituzioni pubbliche, perché sono meno corruttibili rispetto agli uomini, la cronaca di queste ultime settimane sembrerebbe smentire l'affermazione. Quando hanno potere insomma anche le donne si lasciano attrarre dai facile guadagni e diventano scorrette. Maria Latella ne parla con Gianluca Di Feo, vicedirettore di Repubblica, Lella Golfo, presidente fondazione Marisa Bellisario, Mariangela Zaccaria, vice segretario generale vicario del Comune di Milano e Virginio Carnevali, presidente di Transparency International Italia.

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