Claude Lévi-Strauss diceva che "fra tutti i linguaggi, solo la musica...
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Claude Lévi-Strauss diceva che "fra tutti i linguaggi, solo la musica è allo stesso tempo intelligibile e intraducibile". Ma se la musica è indicibile, se può solo essere ascoltata, perché allora tutti ne parlano? Perché, da sempre si cerca di dare una definizione al significato della musica? Nel suo libro "Musica e psiche" (Raffaello Cortina editore) lo psicanalista Augusto Romano traccia una storia del rapporto tra musica e immaginazione, prendendo in esame le teorie psicoanalitiche della musica e i rapporti tra musica e inconscio. Le strutture sonore non sono inventariabili in un vocabolario, quindi non rinviano ad altro che a sé stesse, si possono descrivere solo in modo indiretto e allusivo. Noi non possiamo possedere la musica, è la musica che possiede noi - commenta Romano. I brani che ascoltiamo in questa puntata sono ‘Der Leiermann' da "Winterreise" di Schubert, interpretato da Fischer-Dieskau con Alfred Brendel al pianoforte e "Orfeo all'inferno" di Offenbach nell'interpretazione di Natalie Dessay con il coro e l'orchestra dell'Opera di Lione diretti da Mark Minkowski (cd EMI).