Novità discografiche: Alfredo Berardini, Francesco Corti, Riccardo Minasi, Angelo Pepicelli
Il nostro viaggio tra le novità discografiche parte dalla regione della Stiria...
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Il nostro viaggio tra le novità discografiche parte dalla regione della Stiria, in Austria, alla riscoperta di Johann Joseph Fux, maestro di cappella alla corte di Vienna per quarant'anni, tra la fine del Seicento e la prima metà del Settecento. Per molto tempo dimenticato, il repertorio di Fux da qualche anno viene riproposto e valorizzato all'interno del Festival Styriarte di Graz. Tra gli artefici di questa riscoperta c'è Alfredo Berardini, che con l'ensemble Zefiro ha da poco pubblicato Dafne in Lauro (Arcana), una delle diciannove opere composte dal musicista austriaco. Oltre che musicista, Fux è stato anche un teorico della musica, autore di un importante trattato di composizione - spiega Berardini - e se per molti anni è stato dimenticato è probabilmente perché è passato alla storia più come docente che come compositore.
Dall'Austria ci spostiamo in Svizzera, dove troviamo Francesco Corti, clavicembalista, direttore dell'ensemble Il Pomo d'Oro, che per la Pentatone ha da poco pubblicato il secondo volume dell'integrale dei concerti per clavicembalo di Bach. La terza proposta di questa puntata riguarda un'opera molto nota, lo Stabat Mater di Pergolesi, che Riccardo Minasi, alla guida dell'Ensemble Resonanz di Amburgo, ha recentemente inciso per Harmonia Mundi. Oltre allo Stabat Mater, realizzato dopo un lungo di lavoro di ricerca sulle partiture e sulle indicazioni legate alle prassi esecutive, l'album comprende anche il Salve Regina di Joan Rossell, che per molto tempo era stato attribuito allo stesso Pergolesi.
Chiudiamo con il quarto e ultimo capitolo del progetto, realizzato per la Decca, che il Trio Metamorphosi ha dedicato all'integrale dei Trii per pianoforte, violino e violoncello che Beethoven ha composto alla fine del Settecento. Si tratta degli ultimi anni che Beethoven trascorse a Bonn prima del trasferimento a Vienna, città dove ebbe la possibilità di esprimersi con una libertà diversa e confrontarsi con altri musicisti - spiega Angelo Pepicelli, pianista del Trio Metamorphosi.