Festival Milano Musica, un cammino tra i sentieri della musica contemporanea
Commentando il verso di una poesia di Antonio Machado...
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Commentando il verso di una poesia di Antonio Machado ("Caminantes, no hay caminos, hay que caminar"), che gli aveva ispirato la sua ultima sinfonia, nel 1987 Luigi Nono disse che la musica "è il mare sul quale si va inventando, scoprendo la rotta". È a questo invito all'apertura, al rischio, alla ricerca di nuove strade che si ispira il Festival Milano Musica, ventinovesima rassegna di musica contemporanea, realizzata in collaborazione con il Teatro alla Scala, intitolata appunto Caminantes. Le nuove composizioni mostrano lo slancio da parte deli artisti per la ricerca e la curiosità di provare nuove esperienze - spiega Cecilia Balestra, direttrice della manifestazione - Sarà poi il pubblico stesso a trovare i passi per seguire il cammino. I brani che ascoltiamo in questa puntata sono "Lontananza nostalgica utopica futura" di Luigi Nono, in un‘interpretazione di Gidon Kremer; "Dormo molto amore" di Francesco Filidei, eseguita dall'ensemble Les Cris de Paris diretta da Geoffroy Jourdain; "Cinemaolio" di Francesca Verunelli, eseguita dal Court-Circuit Ensemble diretto da Jean Deroyer.