La dura vita dei pianisti sovietici sotto il regime comunista
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Negli anni bui che seguirono la rivoluzione d'Ottobre, anche compositori e musicisti, come tutti gli uomini di cultura, vennero perseguitati dal regime. È noto come nella Russia comunista l'opera venne messa al bando, mentre teatro e cinema sono solo strumenti nelle mani della propaganda. Ma anche i pianisti diventano oggetto di attenzione da parte del regime, come racconta Luca Ciammarughi, pianista di fama mondiale, nel suo libro "Soviet piano. I pianisti dalla rivoluzione d'ottobre alla guerra fredda" (Zecchini , 368 p., € 29,00), un viaggio attraverso il complesso rapporto tra arte e potere. Nel corso della puntata ascoltiamo il "Preludio in la minore BWV 865" di Bach eseguito da Maria Judina, la ‘Danse Russe' da "Petrouchka" di Stravinsky eseguita da Emil Gilels e "Der Müller und der Bach", lieder di Schubert nella trascrizione per pianoforte di Liszt, eseguito da Vladimir Sofronitzky.