Musica maestro05/03/2023

Dantone: portare la magia del barocco al di fuori degli spazi convenzionali

Il linguaggio moderno della musica inizia nel Seicento ...

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Ottavio Dantone - Foto Giulia Papetti

Il linguaggio moderno della musica inizia nel Seicento. Fino alla metà del diciassettesimo secolo la musica che si ascoltava era solo quella del proprio tempo, ma con il barocco le cose cambiano. Per la prima volta ci troviamo di fronte ad una musica eterna: le composizioni di Bach, Händel e Vivaldi, regalano oggi le stesse emozioni che provavano gli ascoltatori trecento anni fa.
Da questa riflessione parte il progetto dell'Accademia Bizantina ‘The exciting sound of the baroque music', che si pone l'obiettivo di portare ad un pubblico eterogeneo, il più vasto possibile, le emozioni del barocco, proponendo la musica anche al di fuori degli spazi convenzionali e coinvolgendo artisti di altre discipline.
Vogliamo far capire che la musica barocca non è dificile, è attuale e può emozionare anche chi non è esperto di questo genere - spiega Ottavio Dantone, direttore dell'Accademia Bizantina, presentando il primo capitolo del progetto, un cofanetto con i Concerti Grossi op. III e op. VI di Händel. Negli ultimi decenni abbiamo assistito alla convivenza tra due mondi che una volta erano distanti, ovvero il mondo della musica barocca suonato con strumenti antichi e il mondo della musica classica suonato con strumenti moderni. Oggi possiamo pensare ad una realtà dove musica classica e pop possano convivere senza necessariamente fondersi - conclude il maestro.
I brani che ascoltiamo in questa puntata sono tratti dal ‘Concerto grosso op VI n.7', dal ‘Concerto grosso op. VI n.10' e dal ‘Concerto grosso Op. III n.5'.

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