
A un anno dalla strage di Orlando, i media fanno ancora fatica a parlare di terrorismo islamico
"Nel nome di Allah il misericordioso. La pace scenda sul profeta. Lo dico, sono a Orlando e ho fatto io la sparatoria". Così Omar Mateen, telefonando al 911, ammise di essere stato l'autore della sparatoria avvenuta la notte tra l'11 e il 12 giugno 2016 all'interno del gay club Pulse di Orlando, che costò la vita a 49 persone. Mentre poche ore dopo l'attentato di lunedì scorso a Londra alla moschea di Finsbury Park, tutti già parlavano di islamofobia, a un anno di distanza dalla sparatoria di Orlando i media faticano ancora ad associare alla strage la parola Islam, optando invece per un più generico e innocuo "hate" – commenta Giulio Meotti nel'articolo "Orlando, un anno dopo" (da Il Foglio del 20 giugno).
Adolescenti e pericolo sexting
Non ci sono soltanto il blue whale o gli altri giochi social che portano a compiere azioni estreme. Il vero pericolo per gli adolescenti è il sexting, ovvero l'invio di foto we video a sfondo sessuale – come racconta Greta Privitera nell'articolo "Mi ami? Mandami una foto. Nuda" (da Vanity Fair del 21 giugno).
Il filosofo Singer: la tradizione non giustifica un rito senza senso come la corrida
La morte del matador Iván Fandiňo, incornato da un toro nell'arena di Aire Sur-l'Adour, Francia sudorientale, ha suscitato commozione nel pubblico, ma anche esultanza in rete da parte degli animalisti. Nell'articolo "Il filosofo Singer: 'Un rito senza senso. La tradizione? Non lo giustifica'" (dal Corriere della sera del 19 giugno) Beatrice Montini intervista il filosofo Peter Singer esprime tutta la sua contrarietà verso questo e ogni altro spettacolo che comporti maltrattamenti ad animali.
Gerry Scotti: se fossi imperatore del mondo farei una pista ciclabile da Bolzano allo stretto di Messina
Una pista ciclabile da Bolzano allo stretto di Messina, un premio speciale per chi sorride e divieto assoluto di apericena. Sono alcune delle cose che farebbe Gerry Scotti se fosse l'imperatore del mondo, come spiega lui stesso nell'articolo "Un'oasi speciale per i nonni" (dal magazine 7 del 15 giugno).
Cosa passa nella testa di un neo milionario
Cosa passa nella testa di un neo milionario? Lo sanno bene quelli della Sisal, la concessionaria di giochi e lotterie che esordì 70 anni fa con il Totocalcio e che oggi opera soprattutto con il Superenalotto – come spiega Alessandro Fulloni nell'articolo "La prima ora di un neo milionario" (dal Corriere della Sera del 19 giugno).