Focus economia24/02/2023

Ad un anno dalla guerra, cala ma non crolla l'export alimentare made in Italy verso Russia e Ucraina

Ieri è stato presentato il report "Un anno di guerra" da parte del Centro Studi Divulga ...

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Ieri è stato presentato il report "Un anno di guerra" da parte del Centro Studi Divulga, centro studi dedicato all'analisi delle dinamiche di produzione e consumo, trend economici e politici; specializzato soprattutto nelle ricerche in campo alimentare. Quello che emerge dal paper è che cala ma non crolla l'export alimentare italiano in Russia (-8%) e Ucraina (-20%) con una perdita complessiva di quasi 100 milioni di euro in valore. In Russia, arretrano in particolare pasta (-31%), caffè (-29%), bevande alcoliche (-43%), florovivaismo (-25%) e olio di oliva (-13%), mentre tiene l'export di vini(120milioni di euro esportati nei primi 10 mesi del 2022, + 5%) e di prodotti dolciari (42 milioni di euro, + 4%). In Ucraina, con il valore dell'export italiano a 220 milioni di euro, a soffrire in particolare tabacco (-24%), vini e spumanti (-41%), latte e derivati (-35%), bevande alcoliche (-52%) e prodotti dolciari (-47%). Crescono invece le esportazioni di caffè (+4%), pasta (+10%) e ortaggi (+70%). Ne parliamo con Felice Adinolfi, direttore del centro studi divulga, e professore ordinario di economia agraria all Università di Bologna.

Russia, per l economia non è crollata
Dal 24 febbraio dello scorso anno anniversario dell'invasione dell'Ucraina la Russia ha dovuto far fronte a una serie di sanzioni senza precedenti. Se l'obiettivo di queste azioni era fermare subito la guerra, sappiamo bene che non ci sono riuscite. Al momento non si vedono neppure vie d'uscita in un orizzonte lontano. Prendendo di mira le ricchezze della Russia, le sanzioni in realtà puntano a ridurre il più possibile le fonti che alimentano le spese militari e la guerra di Vladimir Putin. Ma questo la Russia è al primo posto nel mondo per risorse naturali (riserve di oro, carbone, petrolio, diamanti e terre rare del valore di 75 trilioni - 75.000 miliardi - di dollari, secondo le stime di Statista, con gli Stati Uniti alle spalle con riserve per solo 45 trilioni). E l'economia lo scorso anno ha tenuto nonostante la guerra e le sanzioni. Per la Banca centrale russa nel 2022 l'economia del Paese ha perso "solo" il 2,5%, e il Fondo Monetario Internazionale prevede un ritorno alla crescita per il 2023 e il 2024, quando il pil è atteso salire rispettivamente dello 0,3% (+2,6 punti percentuali) e del 2,1% (+0,6 punti). Ne parliamo con Antonella Scott, collaboratrice de Il Sole 24 Ore, per il quale si occupa di Russia.

Ucraina ad un anno dallo scoppio della guerra
Gigi Donelli si trova a Kyev a conclusione del suo viaggio in Ucraina che ha raccontato nel podcast originale di Radio 24 "Destinazione Ucraina" , 7 episodi che stanno uscendo da lunedì 20 fino a domenica 26 e che raccontano un Paese che ha combattuto e che si è tenuto in piedi. Gigi in particolare oggi ci racconterà della "resistenza" del sistema ferroviario ucraino nodo strategico e logistico non solo per il sostegno militare ma soprattutto anche quello civile. Nel frattempo nel 2022 il pil ucraino ha subito un calo del 30,4%, secondo le stime del ministero dell'economia ucraino ma lo ministero prevede una crescita del pil del 2% nel 2023. Gigi Donelli, inviato di Radio24 a Kyev.

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