Italia fra i primi al mondo nel settore ortofrutticolo, però serve incrementare la produttività
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Parte oggi e fino al 10 febbraio Fruit Logistica, l annuale fiera di Berlino, leader per il commercio globale dei prodotti ortofrutticoli freschi; di grande importanza per gli operatori del settore. Come in passato, l'Italia si conferma ancora una volta il paese partecipante più importante, con 455 espositori italiani su 2.583 presenti, provenienti da 92 paesi. Nella serata del primo giorno dell'esposizione berlinese, Confagricoltura organizza un confronto tra istituzioni e player internazionali all Ambasciata d Italia a Berlino, durante il quale si parlerà di misure per aiutare il settore ortofrutticolo ad affrontare le complessità dell'attuale contesto economico: fra costi energetici, materie prime, inflazione e crisi climatica. Italia in prima fila nel settore primario. Approfondiamo il tema con Massimiliano Giansanti, Presidente di Confagricoltura.
Il biennio record del Pil è la conferma che le riforme funzionano Il Pil italiano è aumentato quasi dell'11% in un biennio: del 6,7% nel 2021 e del 3,9% nel 2022. Lo ricorda in un articolo comparso ieri sul Sole 24 Ore il professor Marco Forti. Secondo i dati del Fondo monetario internazionale in entrambi gli anni l'economia italiana è cresciuta più di quella mondiale nel suo complesso (+6,2% e +3,4%, rispettivamente), nonché della media dei Paesi avanzati (+5,3% e +2,7%), mentre è progredita esattamente allo stesso tasso medio dei Paesi emergenti (+6,7% e +3,9%, appunto). Tra le ragioni di questa crescita, secondo il professor Marco Fortis, c'è la carta vincente di Mario Draghi, giunto alla guida del governo proprio nel momento più decisivo e delicato della nostra ripresa. Ci riferiamo anche ai progressi nel rafforzamento della competitività e della produttività già messi a segno dall'Italia negli anni precedenti la pandemia. Il periodo di governo di Matteo Renzi, con riforme importanti come il Jobs Act e le decontribuzioni, l'introduzione degli 80 euro (un vero e proprio prototipo di riforma fiscale), lo smantellamento di numerosi balzelli a carico di famiglie e imprese e l'avvio del Piano Industria 4.0. Ne parliamo con l'autore dell'articolo Marco Fortis, docente di Economia industriale e Commercio estero presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università Cattolica di Milano.
Vendite al dettaglio: a dicembre -0,2% mensile, +3,4% annuale A dicembre scorso l Istat stima un calo congiunturale per le vendite al dettaglio (-0,2% in valore e -0,7% in volume). Le vendite dei beni alimentari registrano un lieve aumento in valore (+0,1%) e diminuiscono in volume (-0,6%), mentre quelle dei beni non alimentari calano sia in valore sia in volume (rispettivamente -0,4% e -0,8%). Su base tendenziale le vendite al dettaglio aumentano del 3,4% in valore e registrano un calo in volume (-4,4%). Un analogo andamento caratterizza sia le vendite dei beni alimentari (+5,8% in valore e -6,6% in volume), sia le vendite dei beni non alimentari (rispettivamente +1,7% in valore e -3,1% in volume). Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali positive per tutti i gruppi di prodotti ad eccezione di Dotazioni per l'informatica, telecomunicazione e telefonia (-1,8%) e Prodotti farmaceutici (-2,7%). Approfondiamo il tema con Mario Resca, presidente Confimprese.