Elezioni in Grecia: vincono i conservatori di Mitsotakis ma si va verso nuovo voto il 25 giugno
I greci alle urne riconfermano la loro fiducia nel premier uscente Kyriakos Mitsotakis ...
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Kyriakos Mitsotakis
I greci alle urne riconfermano la loro fiducia nel premier uscente Kyriakos Mitsotakis, a capo del partito conservatore di Nea Dimokratia, che stacca di parecchio l'opposizione, a cominciare dal Syriza. Un risultato chiaro, anche superiore alle aspettative tracciate dai sondaggi, ma che non risulta sufficiente a formare un governo monocolore senza far ricorso a un eventuale coalizione. Fonti del suo partito hanno subito chiarito che Mitsotakis intende rinunciare a un mandato esplorativo per ripresentarsi al voto il 25 giugno, con un sistema elettorale che gli può garantire una più sicura maggioranza. Ne parliamo con Valeria De Rosa, Radio 24.
Continua l'attesa per la terza rata del Pnrr La terza rata del Pnrr vale 19 miliardi di euro ed è legata al raggiungimento dei 55 obiettivi del Pnrr richiesti per il 31 dicembre 2022. La richiesta di pagamento è arrivata il 30 dicembre, la Commissione ha due mesi di tempo per valutare la richiesta, quindi fine febbraio. Di comune accordo con le autorità italiane il termine di accertamento è stato prorogato dall origine di un mese, quindi il 30 aprile. A ridosso della fine dello scorso mese sembrava tutto fatto, stando alle dichiarazioni di diversi ministri, ma ad oggi il semaforo verde non è ancora scattato. Cosa manca per ottenere l'ok definitivo? Ne parliamo con Adriana Cerretelli, editorialista del Sole 24 Ore da Bruxelles.
Lo spettro del Default Usa è sempre più concreto È previsto un incontro tra Biden e lo speaker repubblicano della Camera Kevin McCarthy per negoziare un accordo sull'innalzamento del tetto del debito ed evitare il default previsto per il 1° giugno. I due si sono sentiti ieri al telefono durante il rientro di Biden da Hiroshima, dove si trovava per il G7. McCarthy ha definito "produttiva" la telefonata. Ospite: Alessandro Plateroti, direttore di Notizie.it
Danni ingenti al settore agricolo in Emilia Romagna; duro colpo per la "valle della frutta" È allarme frutta dopo la devastazione delle piantagioni in Romagna: colpiti i prodotti di stagione, a partire dalle pesche e a seguire le nettarine, i kiwi, le albicocche e le susine. Le radici imbevute d'acqua rischiano di essere già marcite e si calcola una strage tra i 10 e i 15 milioni di alberi da estirpare e irrimediabilmente danneggiati. Una prima stima parla già di un calo della disponibilità di frutta per le prossime settimane del 15-20 per cento a livello nazionale, secondo calcoli di Italmercati, la rete nazionale dei mercati all'ingrosso. Anche perché, serve ricordarlo, l'Emilia Romagna è il principale distretto ortofrutticolo nazionale. Ne parliamo con Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura.