Lavoro domestico - Incentivi fiscali per il "rientro dei cervelli"
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Secondo le previsioni del contratto collettivo, i minimi contrattuali di lavoratori e lavoratrici domestiche come colf, badanti e babysitter saranno automaticamente aumentati - con l'inizio del 2023 - nella misura dell'80% dell'inflazione. Considerato il dato al 30 novembre 2022 - e quindi una inflazione all'11,8% - il rialzo della paga minima oraria sarebbe di oltre il 9 per cento, con un impatto non da poco per le famiglie datrici di lavoro. Le parti datoriali e sindacali del settore stanno ragionando su un possibile accordo che potrebbe rendere più graduale questo adeguamento. Facciamo il punto nella prima parte della trasmissione con Valentina Melis del Sole 24 ORE.
Nella seconda parte della puntata iniziamo a dare spazio agli argomenti che, alla fine del 2022, gli ascoltatori ci hanno segnalato e proposto per gli approfondimenti del 2023. Partiamo dal tema degli incentivi fiscali previsti per quei cittadini che - dopo essersi spostati all'estero - decidono di tornare in Italia per vivere e lavorare. Il Decreto crescita del 2019 prevede che i lavoratori che hanno vissuto almeno due anni all'estero e che si impegnano a risiedere in Italia per almeno due anni paghino le tasse (l'IRPEF) soltanto sul 30 per cento del proprio reddito, ridotto al 10 per cento per chi decide di trasferire la residenza in una regione del Sud. Torniamo a fare il punto con l'avv. Antonio Longo, dello studio Dla Piper.