"La vita di chi resta" di Matteo B. Bianchi e "Innamorato" di Marco Drago
La vita di chi resta è quella di chi ha voluto bene a qualcuno che si è suicidato ...
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La vita di chi resta è quella di chi ha voluto bene a qualcuno che si è suicidato. Li chiamano i "sopravvissuti". Al dolore per la perdita, in questi casi si aggiunge la rabbia (Perché l'ha fatto? Non ero abbastanza importante?) e poi anche il senso di colpa per non aver interpretato i segnali. "La vita di chi resta" (Mondadori) è il titolo del romanzo in cui Matteo B. Bianchi ha scelto di raccontare quanto è successo veramente nella sua vita: il suo ex compagno (si erano lasciati da pochi mesi) si uccise più di vent'anni fa nella casa dove avevano vissuto insieme per sette anni. Un romanzo che ricostruisce la storia d'amore e racconta il dolore di chi resta e deve ricominciare a vivere.
Nella seconda parte parliamo di "Innamorato" di Marco Drago (Bollati Boringhieri), un romanzo che è un tuffo negli anni '80, musica compresa. Il protagonista è un uomo di 55 anni che ricorda la sua adolescenza in quel periodo, in un piccolo paese del Piemonte. Ma in particolare racconta la sua meravigliosa e romantica ossessione per una ragazza. I due si incontrano a 15 anni, al primo anno di liceo. Lui riesce a farsi avanti solo dopo quattro anni. Vivranno una storia d'amore di due anni e mezzo e poi lei andrà per la sua strada, mentre lui, a distanza di quarant'anni, deve ancora fare i conti con questa magnifica ossessione.