"Le ossa parlano" di Antonio Manzini e "Atti di sottomissione" di Megan Nolan
"Le ossa parlano" di Antonio Manzini (Sellerio) è l'undicesimo romanzo con protagonista il vicequestore Rocco Schiavone...
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"Le ossa parlano" di Antonio Manzini (Sellerio) è l'undicesimo romanzo con protagonista il vicequestore Rocco Schiavone. Personaggio rude, solitario, ironico e sarcastico, ma anche malinconico e dolente. Questa volta Manzini decide di puntare l'attenzione sul caso di omicidio da risolvere, dando meno spazio alla cosiddetta trama orizzontale quindi al passato di Schiavone e rinunciando a fare un focus specifico su uno degli uomini della squadra come capitato negli altri romanzi. Sembra che sia quasi una forma di rispetto nei confronti del caso che stavolta Schiavone fa fatica a definire "una rottura di coglioni del decimo livello". Questo perché stavolta la vittima è un bambino di dieci anni. Le sue ossa vengono trovate sepolte in un bosco: era scomparso qualche anno prima all'uscita di scuola a Ivrea.
Nella seconda parte parliamo di "Atti di sottomissione" della scrittrice irlandese Megan Nolan (NNEditore - traduz. Tiziana Lo Porto). Un romanzo crudo e spiazzante, scritto in prima persona, ma che è un mix fra memoir e fiction. Un romanzo che parla di alcol, violenza, sottomissione e potere, ma soprattutto di sesso (sesso desiderato, ma anche sesso imposto). La storia di una ragazza di vent'anni che attraversa una relazione tossica e malata e che dice di Ciaran, l'uomo di cui si è innamorata, "è il primo che ho venerato".