100 secondi08/07/2016

Stabilizzazione sui mercati, preoccupa il settore bancario - Assemblea Abi: nessuna emergenza di aumenti di capitale obbligati

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Stabilizzazione sui mercati, preoccupa il settore bancario di ALESSANDRO PLATEROTI, vicedirettore Il Sole 24 Ore Consolidamento nei mercati alla fine della seduta di ieri anche se l'incertezza resta. Milano chiude pressochè invariato con uno 0,08% dopo aver segnato un massimo di giornata a 1,8% penalizzata soprattutto dal settore bancari, il comparto maggiormente indebolito dall'uscita della Gb. Monte dei Paschi cede il 5,79%, nonostante la Consob abbia sospeso per tre mesi le vendite allo scoperto, pesano le parole del presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem che ha invitato l'Italia ha rispettare gli accordi sulle banche. Altri bancari in difficoltà sono stati: Banco Popolare (-2,50%), Bper (-4,51%) e poi Ubi e UniCredit. In rialzo invece Intesa, Mediobanca (+3,44%) e Bpm (+0,92%).

In generale il settore bancario resterà col freno a mano almeno fino al 29 luglio giorno in cui la Bce pubblicherà i risultati dei nuovi stress test condotti sui 51 principali istituti di credito, anche se le parole del vicepresidente della Bce Vitor Constancio sull'apertura agli aiuti pubblici alle banche, derogando al principio della ripartizione degli oneri con gli investitori privati, lasciano ben sperare.

Assemblea Abi: nessuna emergenza di aumenti di capitale obbligati di ALBERTO ORIOLI, vicedirettore il Sole 24 Ore Nella 56esima Assemblea dei Soci ABI che si è tenuta oggi a Roma, i tre relatori Ignazio Visco Governatore della Banca d'Italia, Pier Carlo Padoan Ministro dell'Economia e Antonio Patuelli Presidente ABI hanno focalizzato l'attenzione dei loro interventi sul tema delle banche. Secondo tutti e tre non esiste una emergenza del settore. I cosiddetti Npl, le sofferenze dei crediti deteriorati, sono in totale 87 miliari di euro ed hanno una copertura di 50 miliardi. Ben più preoccupante è la situazione dei derivati in pancia alle banche di altri paesi europei a cominciare dalla Germania che non sono trasparenti e sono di difficilissima gestione. I relatori hanno continuando, spiegando che non ci sono emergenze che richiedano aumenti di capitali obbligati neanche se i prossimi stress test della Bce dovessero evidenziare lacune della capitalizzazione.

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