
Oil&NonOil: fiera dei carburanti e della logistica
Mai come in questo tempo la questione energetica si è imposta ...
Mai come in questo tempo la questione energetica si è imposta nell'agenda politica ed economica. Da una parte per le conseguenze indotte delle turbolenze internazionali, a partire dalla guerra; dall'altra di fronte all'esigenza di tracciare strategie lungo la strada della decarbonizzazione per salvare il pianeta.
Alla Fiera di Verona con "OIL&NONOIL", in scena dal 16 al 18 novembre, questi argomenti saranno al centro del confronto tra i rappresentanti del mondo produttivo legato all'intera filiera del sistema petrolifero dei carburanti. La manifestazione prevede la partecipazione di 116 espositori ed è l'unica del genere organizzata nel bacino del Mediterraneo.
I SERVIZI E LE INTERVISTE di MATIA VENINI e ANDREA FERRO
"Abbiamo dato spazio e vetrina ad un settore strategico per il nostro paese, i riscontri sono stati molto positivi, in futuro questa fiera si allargherà ad altri settori", dice Raul Barbieri, direttore generale di Piemmeti.
Federlavaggi, una proposta al governo per risparmiare acqua
L'impennata del prezzo del gas ha contratto i consumi di metano per auto e tir. Giù anche le immatricolazioni dei veicoli alimentati con questi carburanti.
"Il 30% del metano da autotrazione ha origine bio, questo carburante va incentivato", dice Dante Natali, presidente di Federmetano.
"In Italia ci sono troppi distributori, molti non garantiscono la sopravvivenza dei gestori, la rete va ristrutturata", è la proposta di Giuseppe Sperduto, presidente di Faib.
"Per lavare un'auto occorrono 30 litri d'acqua, con una nuova tecnologia può essere riciclata minimizzando i consumi", dice Gianluca Meschi, presidente di Federlavaggi.
"Arrivare al 2050 con strategie che salvaguardino anche la sostenibilità economica e sociale, occorre quindi definire le strategie per la mobilità europea", sottolinea Massimiliano Giannocco di Unem, l'Unione Energie per la Mobilità.
In Italia oltre 24 mila distributori, in un anno mediamente erogano 1 milione e 200 mila litri.
Si sta andando verso un futuro caratterizzato da veicoli completamente elettrici. Al momento però i consumatori non sembrano particolarmente attratti da questo tipo di automobili. "Le macchine elettriche non soddisfano i bisogni dei cittadini", spiega A ntonio Sileo, ricercatore dell'Università Bocconi. "Se questa condizione dovesse persistere, si ridurrebbe in maniera significativa il tasso di sostituzione delle vetture, vanificando i tentativi delle istituzioni di ridurre le emissioni di CO2".
Dal 2035 in Europa si potranno vendere solamente automobili a zero emissioni di CO2. Nonostante l'innovazione tecnologica stia spingendo sempre di più sull'elettrico, questo non rappresenta l'unica soluzione.