Eccoli. Sono i nostri nuovi vicini. Ma come sempre succede quando non ci si conosce, nascono subito dei problemi. Anche perchè, diciamolo, sono molto esigenti. Disturbano di notte, si presentano senza invito all'ora di cena, rubano nei pollai, non fanno la raccolta differenziata. Insomma, sono dei maleducati. Di chi stiamo parlando?
Parliamo di animali, animali non domestici: cinghiali, lupi, orsi. volpi, tassi e via elencando. Animali che grazie alla minor pressione della caccia, e a una maggior sensibilità ambientalistica, sono ormai fuori dal cancello. Pensiamo all'invadenza dei cinghiali: scavano buche in giardino, rovinano gli orti e te li ritrovi in strada e anche in autostrada come capita spesso in Liguria, in Toscana e in Lazio. E i lupi? i lupi sono affascinanti, bello che siano tornati. Ma quando azzannano una pecora o una gallina, i contadini non sono proprio contenti...
Idem per la volpe. Bellissima con quella coda regale. Ma quando s'intrufola nel pollaio? Pure l'orso è un tenerone, ma quando ha fame meglio stargli alla larga. E vogliamo parlare dei delfini? Gli amici dell'uomo che tanto piacciono ai bambini? Ditelo ai pescatori delle Eolie che, per protesta contro le loro razzie, hanno scioperato.
Morale: con questi nostri amici, di terra e di mare, bisogna trovare un nuovo equilibrio, una sorta di regolamento condominiale zoologico, per convivere tutti meglio. Con qualche regola, però. Perchè un lupo, sotto casa, sempre un lupo è...
Venerdì 26 maggio - I delfini
Continua il viaggio di Radio24 nel tormentato rapporto tra uomo e animali non domestici. In questa seconda puntata i nostri protagonisti sono i delfini.
Tutti li amano. Tutti li cercano Ma loro no. Per i pescatori delle Eolie sono fonte di guai. Gli splendidi mammiferi che da sempre suscitano la tenerezza di grandi e bambini sono diventati l'incubo dell'arcipelago siciliano. I delfini infatti, come spiega Giuseppe Spinella, presidente del Cogepa, il consorzio che riunisce i pescatori delle isole, si avvicinano alle barche sottocosta, mangiano il pescato dalle reti e poi le danneggiano. "C'è una concentrazione numerosissima di delfini - dice Spinella - tra l'altro la piccola pesca costiera è da diversi anni concentrata sulla costa a seguito di una normativa. E pesca oggi e pesca domani anche il pesce sta entrando in sofferenza. La presenza di delfini sottocosta è conseguenza di una mancanza di equilibrio del pescato complessivamente inteso che ha determinato questa situazione di conflittualità". Un esempio: a fronte di un bottino medio di totano di 25 chili a notte, ora i pescatori ne portano a casa solo tre. Tant'è che il Consorzio parla di un fatturato calato del 75%, una grave crisi per l'economia delle Eolie che di fatto si regge sulla pesca di piccolo cabottaggio. A fine marzo i pescatori hanno anche scioperato e ora minacciano di farlo ancora. Sono però in corso tentativi di trovare soluzioni. E' stato aperto un tavolo presso il Ministero delle Politiche Agricole. Allo studio anche alcuni sistemi come l'installazione di dissuasori sulle imbarcazioni per tenere i delfini a distanza o eventuali deroghe ai regolamenti sulla pesca.
Giovedì 25 maggio - Gli orsi
Orsi a caccia di cibo. Miele, frutta, polli gli alimenti preferiti. Nel nostro Paese non è però così facile imbattersi in un orso. Due le Regioni dove andare per provare, con molta fortuna, il brivido dell'incontro ravvicinato. Nel parco nazionale d'abruzzo e nel parco naturale Adamello Brenta, in Trentino, ci sono due colonie di plantigradi, una cinquantina di orsi bruni in entrambe le regioni ma di famiglie diverse. In Abruzzo e Trentino sono rari i casi di bracconaggio, più frequente registrare danni comunque inferiori a quelli prodotti da altri animali, dice Andrea Mustoni, esperto del parco Adamello Brenta. "Avere degli orsi significa anche dover tollerare una certa quota di danni - spiega - per altro minimale rispetto alle quote di danni che la Provincia di Trento rifonde per altre specie che si parla molto meno, come il cervo". Talvolta qualche orso scende dalle montagne e si avvicina ai centri abitati. A Collelongo, in Abruzzo, da qualche settimana la sera arriva un orso bruno marsicano. "Da un mese un orso è sceso nel centro abitato - racconta la sindaca Rosanna Salucci - e ha trovato più facilmente cibo rispetto alla montagna e ha fatto razzia di animali domestici, come galline e tacchini". Visite continue che hanno spinto la sindaca a organizzare un incontro con gli esperti del parco nazionale d'abruzzo per spiegare ai 1200 abitanti del borgo come mettere in sicurezza arnie e pollai per scoraggiare l'orso e convivere in sicurezza.
Mercoledì 24 maggio - I lupi
Doppiette e veleno sono i loro nemici. Ogni anno in Italia, stima il Wwf, 300 lupi vengono uccisi da bracconieri, bocconi avvelenati o accidentalmente da auto in corsa. Nel nostro Paese, negli anni '70 il lupo era quasi estinto, poi poco a poco è tornato a popolare diverse Regioni, oggi sono complessivamente 1600. In diverse aree, come nella Maremma Toscana, è scattata l'emergenza perché i lupi attaccano le greggi, racconta Marco Galaverni, biologo del Wwf, ma pecore e lupi possono convivere. "La presenza del lupo è fondamentale per gli ecosistemi, puo' essere un volano anche per l'economia locale - spiega Galaverni - però gli agricoltori devono essere messi nelle condizioni di lavorare serenamente e il mezzo migliore sono le misure di prevenzione, dalle recinzioni elettrificate a quelle fisse ai cani da guardiania". La caccia al lupo scatta soprattutto in aree non protette, nel Parco nazionale d'abruzzo, dove il lupo c'è sempre stato, bracconaggio o avvelenamenti sono piu contenuti, anche perché sono un alleato contro i cinghiali, dice il presidente del parco Antonio Carrara. "I lupi spiega - ci aiutano a contenere la popolazione di ungulati". L'emergenza lupi è arrivata anche sul tavolo del Governo. Al ministero dell'ambiente si lavora a un piano di conservazione del lupo ma fra le tante norme ce n'è una molto contestata che prevede l'abbattimento controllato dei lupi. Una norma, reclamano a gran voce Regioni e ambientalisti, da stralciare.
Martedì 23 maggio - I cinghiali
Continua il viaggio di Radio24 nel tormentato rapporto tra uomo e animali non domestici. In questa seconda puntata i nostri protagonisti sono i cinghiali. C'è chi se li trova davanti al portone . Chi li vede frugare tra i cassonetti. Chi ancora tentare un sorpasso o fare lo slalom tra le vie più trafficate della città. I cinghiali ormai imperversano nei nostri spazi urbani . Soprattutto a Roma e in varie zone della Liguria, Genova compresa, ma avvistamenti e segnalazioni sono sempre più frequenti in molte altre città. E purtroppo anche incidenti stradali, a volte mortali e raccolti distrutti: Coldiretti stima 100 milioni di euro di danni ogni anno Una emergenza dunque o perlomeno un chiaro esempio di tormentata relazione tra uomo e animale. Ma da dove nasce il problema? Gli ungulati il secolo sorso erano stati portati all'estinzione, poi vennero reintrodotti per far felici i cacciatori. Ma la loro proliferazione è ormai fuori controllo. Raddoppiati negli ultimi dieci anni, oggi sono arrivati a un milione. Per Antonio Morabito responsabile nazionale fauna di Legambiente " è vero che è aumentato il cinghiale, ma è anche vero che il territorio urbanizzato si è ampliato e la città si è così avvicinata al cinghiale, alle aree più naturali. " In più, ad attirarli è la sovrabbondanza di rifiuti nei cassonetti spesso lasciati aperti e abbandonati in strada: "Se si azzerasse la possibilità di trovare cibo in strada è chiaro che i cinghiali non si muoverebbero verso la città". Cosa fare dunque ? recinzioni , monitoraggio dei rifiuti , sanzioni per chi somministra cibo, sterilizzazione, proroga della caccia, o addirittura come propone qualcuno in Liguria: la caccia come materia di studio a scuola, per preparare i futuri cacciatori a sparare. Per gli ambientalisti invece l'unica strada è salvare la biodiversità: più lupi ,dunque , gli unici predatori dei cinghiali. Con i lupi pero c'è chi grida all'emergenza. Un'altra emergenza. Un'altra storia da raccontare.
Lunedì 22 maggio - Crescono gli animali selvatici, una convivenza non sempre facile