
Cibus Connecting Italy, la vetrina dell'agroalimentare
Nel cuore della "Food Valley" va in scena Cibus Connecting Italy. Alla Fiera di Parma per due giorni (29-30 marzo) il mondo dell'agroalimentare si confronta sul futuro dei consumi e le prospettive dell'export. Tradizione, territorio, innovazione, filiere, eccellenza: sono le parole chiave della manifestazione che celebra il successo di un comparto da sempre spina dorsale della nostra economia. I numeri lo confermano. Nonostante gli effetti della pandemia e della guerra in Ucraina e scenari densi di incognite, nel 2022 l'industria agroalimentare ha fatturato 180 miliardi, pari al 9,5% del PIL e, sebbene le vendite abbiano subito una contrazione del 4%, la crescita produttiva del comparto si è assestata all'1,2%, contro lo 0,5 dell'industria italiana nel suo insieme. Ad appesantire le incertezze però il costo delle materie prime e le turbolenze internazionali.
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"La Fiera di Parma vuole essere un hub di riferimento del made in Italy", dice Antonio Cellie, ceo di Fiere di Parma.
"Solo nella seconda parte del 2023 prevediamo di ristabilire una situazione di normalità rispetto ai costi di produzione, ma il comparto è sano e sa reggere anche di fronte a contingenze difficili", sottolinea Paolo Mascarino, presidente di Federalimentare.