
Cibus Connecting Italy, la vetrina dell'agroalimentare
Nel cuore della "Food Valley" va in scena Cibus Connecting Italy. Alla Fiera di Parma per due giorni (29-30 marzo) il mondo dell'agroalimentare si confronta sul futuro dei consumi e le prospettive dell'export. Tradizione, territorio, innovazione, filiere, eccellenza: sono le parole chiave della manifestazione che celebra il successo di un comparto da sempre spina dorsale della nostra economia. I numeri lo confermano. Nonostante gli effetti della pandemia e della guerra in Ucraina e scenari densi di incognite, nel 2022 l'industria agroalimentare ha fatturato 180 miliardi, pari al 9,5% del PIL e, sebbene le vendite abbiano subito una contrazione del 4%, la crescita produttiva del comparto si è assestata all'1,2%, contro lo 0,5 dell'industria italiana nel suo insieme. Ad appesantire le incertezze però il costo delle materie prime e le turbolenze internazionali.
I SERVIZI E LE INTERVISTE DI ANDREA FERRO
"Frutta e verdura: nei supermercati si vende l'82% dei prodotti, i consumatori vanno indotti a consumarne di più a favore della salute anche con incentivi per le famiglie meno abbienti", commenta Davide Pellegrini, Università di Parma.
"Per aggirare l'embargo la Russia produce formaggi che richiamano l'italian sounding con un danno per la nostra industria agroalimentare di 250 milioni di euro", dice Dennis Calanca Responsabile sicurezza alimentare e politiche economiche presso Coldiretti
"Grano saraceno, olio di girasole sono tra i nostri prodotti di eccellenza, in molti si sono fermati per incoraggiarci", dicono allo stand che propone i prodotti ucraini
"Cibus Connecting ci conferma che il made in Italy è vivo, innovativo, unico a livello internazionale", afferma Antonio Cellie, ceo di Fiere di Parma
"Mele e pomodori, nuove varietà per andare incontro ai nuovi gusti nel segno della qualità del prodotto", spiega Giampaolo Ferri, esperto di ortofrutta.
"Nuove tecniche per rendere le coltivazioni più resilienti e introdurne di nuovo, le soluzioni per difendere la nostra agricoltura dagli eventi estremi", dice Renato Ferretti, agronomo di Confap.
"I 61 miliardi di export non ci accontentano, possiamo raddoppiare in pochi anni", dice Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia
"Il consumo di alimenti proteici per lo sport non è più un trend ma un'abitudine consolidata per 8 milioni di famiglie italiane", dice Marco Pellicci, SMB & Global Snapshot Solutions Leader di Nielsen IQ
"Le novità di prodotto scaturiscono dalla domanda dei consumatori, a legarle è una spinta all'innovazione verso prodotti salutari e fortemente legati al territorio", dice Riccardo Caravita, brand manager di Cibus.
"Al di là della definizione tecnica di recessione, il consumatore si sente già in una fase di crisi economica, e, istintivamente, è portato a contenere i propri consumi, compresi quelli legati alla spesa domestica", afferma Matteo Bonù, Global Client Business Partner Nielsen Iq.
"La Fiera di Parma vuole essere un hub di riferimento del made in Italy", dice Antonio Cellie, ceo di Fiere di Parma.
"Solo nella seconda parte del 2023 prevediamo di ristabilire una situazione di normalità rispetto ai costi di produzione, ma il comparto è sano e sa reggere anche di fronte a contingenze difficili", sottolinea Paolo Mascarino, presidente di Federalimentare.